Bandeau, Concerts

 

Festival 2015 : Naples

 

Lieu du concert :
Galerie Athénée 4

Heure du spectacle :
20h30

 

 

Prix des places
30.- / 20.- (AVS) / 10.- (membres et étudiants)

Artistes

Francesco Cera, clavecin

Valente, Maione, Trabaci: l’âge d’or du clavecin à Naples


Una stagione eccezionale, per ampiezza e qualità, ha luogo a Napoli per il clavicembalo e l’organo. Infatti tra il 1570 circa e la metà del XVII secolo si avvicendano una serie numerosa di compositori diedero alle stampe proprio a Napoli le loro opere per clavicembalo e per organo, tanto che senza dubbi possiamo parlare di una scuola molto attiva. Iniziamo nel 1575 con le Ricercate di Rocco Rodio, mentre l’anno successivo Antonio Valente, virtuoso cieco, pubblica la sua Intavolatura di Cimbalo, in cui alle Ricercate nello stile contrappuntistico sono aggiunte numerose danze ed elaborazioni di chanson francesi. Negli anni 80 è un compositore fiammingo ad affermarsi a Napoli, Jean (o Giovanni) de Macque. Egli fu per molti anni a contatto con la nobile famiglia Gesualdo di Venosa, e in particolare col geniale compositore Principe Carlo Gesualdo. Fu senza dubbio costui a trasferire a de Macque l’interesse per quello stile cromatico e denso di armonie dissonanti e “stravaganti” dimostrato nei suoi madrigali e nei responsori della settimana santa. De Macque compone due brani intitolati “Stravaganze” in cui combina sapientemente l’uso di durezze e cromatismi assai arditi ad elementi della toccata, mentre di Carlo Gesualdo è nota una Canzone francese di finissima invenzione. Probabile allievo di De Macque fu Giovanni Maria Trabaci, e del quale fu successore a capo della Cappella Reale. I due volumi di Trabaci pubblicati nel 1603 e nel 1615 offrono pagine di genio, per la maturità e l’estro con cui elabora i generi musicali del suo tempo. Tra questi brani ascolteremo la sua elaborazione del madrigale “Ancidetemi pur” di Jacques Arcadelt, brano di grande profondità espressiva. Il termine “durezze”, introdotto da Trabaci e che significa dissonanze, accompagna anche il ricercare di Bernardo Storace. Di Gregorio Strozzi, che nel 1687 da alle stampe le sue composizioni composte negli anni ’50, ascolterete la Toccata di Passacagli, dall’ampia e complessa struttura a variazioni. Ho pensato di concludere questo excursus sull’arte del clavicembalo a Napoli con le variazioni (a tratti assai stravaganti) sulla Follia di Alessandro Scarlatti, che a Napoli iniziò la sua carriera.

Francesco Cera

Antonio Valente - Gagliarda napolitana (1576)
(XVI siecle) - Recercata del quinto tono
- Romanesca

Giovanni de Macque - Prime stravaganze
(1550 env.-1614) - Seconde stravaganze

Carlo Gesualdo da Venosa - Canzon franzese
(1566-1613)

Giovanni Maria Trabaci - Gagliarda quarta alla spagnola (1615)
(1575 ca. – 1647) - Canzona franzesa settima cromatica (1603)
- Durezze et ligature
- Canzona franzesa quarta
- Ricercata del sesto tono cromatico
- Ancidetemi pur (da un madrigale di Arcadelt)
- Partite sopra Fedele

Bernardo Storace - Ricercar di durezze (1664)
(XVII siecle)

Gregorio Strozzi - Toccata di Passacagli
(1615-1687 env.)

Alessandro Scarlatti - Follia
(1660-1725)

 

Durezze & Stravaganze

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